Dopo le bonifiche di epoca romana, il livello delle acque del lago di Vico fu ulteriormente abbassato durante il periodo Farnesiano attraverso lo "sboccatore" Rio Vicano.
Di conseguenza, nell'estremo versante nord del lago si formò un'estesa area paludosa, conosciuta oggi come palude delle Pantanacce.
La fascia del canneto raggiunge una estensione considerevole e riveste una grande importanza naturalistica offrendo un habitat naturale per lo svernamento e la nidificazione di una grandissima varietà di uccelli, numerose specie di anatre tra cui il germano reale. Lo svasso maggiore, uccello simbolo della riserva, nidifica tra il folto del canneto; tra gli aironi troviamo il tarabusino e la sgarza ciuffetto ed ovunque sono diffusissime le folaghe e le gallinelle d'acqua. Tra le specie migratorie possiamo trovare il beccacino, il voltpietre, la pittima reale, la pettegola e la pantana, durante i passi autunnale e primaverile è presente il falco di palude.
Le paludi e gli acquitrini sono ambienti ecologicamente importantissimi: l'alta produttività vegetale che li caratterizza crea l'immensa base della rete alimentare che collega tutti gli organismi che li abitano o li frequentano. La ricchezza di risorse alimentari che ne consegue rende le zone umide aree di sosta preferenziale per gli uccelli migratori.
Nei boschi circostanti il lago di Vico troviamo piante secolari di ragguardevole altezza; salendo troviamo una dominanza del faggio, mentre in basso troviamo prevalentemente il faggio.
1 commento:
bel post!
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